Titolo originale: Quién te cantará
Regia: Carlos Vermut
Anno: 2018
Produzione: Spagna, Francia
una recensione a cura di Liliana Giustetto
Lila Cassen è stata una cantante amatissima e con un successo travolgente alle spalle.
Dopo un trauma ha interrotto la sua carriera ed è rimasta senza cantare per dieci anni, assistita dalla fedele Blanca, una donna che la segue da sempre e le fa anche da manager.
Tuttavia, la sua fama non è ancora calata e, quando una sua canzone viene trasmessa, i suoi fan ricordano come fosse ora il momento in cui lei cantava e ammaliava tutti, oltre che con la sua voce, anche con il suo carisma e il suo fascino.
Lila sta cercando di tornare a cantare, anche perché le sue finanze cominciano a languire, quando improvvisamente, dopo un tentato suicidio, perde totalmente la memoria.
Con l’aiuto di Blanca cerca di ricordare e ricostruire il suo passato ma il problema è che non sa più come si fa a cantare.
Blanca incontra, casualmente, una notte in un locale, una donna che canta imitando Lila.
È Violeta, da sempre affascinata da Lila.
Violeta ha, a differenza di Lila, una vita dura, con tante difficoltà e quello che le permette di andare avanti è il canto.
Si fa convincere ad aiutare Lila ad imparare a cantare nuovamente per intraprendere la tournée ormai programmata.
Andando a lavorare insieme a lei, nella sua spettacolare villa in Andalusia a strapiombo sul mare, circondata da costumi di scena da favola, e attrezzature di alto livello.
Fin qui nulla di particolarmente interessante: tre donne strane che si incrociano sulla strada della vita. Ma improvvisamente la trama acquista spessore, verremo a conoscenza di tanti segreti come delle piccole bombe che esplodono una dopo l’altra. Il ruolo principale passerà da Lila a Violeta, sino a giungere ad un finale inaspettato ma liberatorio.
Un film sull’imitazione e sull’identità.
Un ribaltamento tra Lila, Violeta, una madre e una figlia.
Ognuna di loro ha una persona che fa loro da immagine in cui specchiarsi.
Quasi come senza vivere la propria vita ma quella di un’altra.
Questa pellicola, del giovane regista spagnolo Carlos Vermut, disponibile su Netflix, è uno dei pochi film girati da questo regista che vale sicuramente la pena di tenere d’occhio. Gli altri titoli: Diamond flash, Magical Girl e Mantícora.
Vermut riesce ad imprimere ai suoi personaggi, specie quelli femminili, un’aura di mistero inquietante, una normalità che si trasforma in una stranezza inspiegabile ma affascinante.
In particolare: Magical Girl e Chi canterà per te? sono due film difficili per come esplodono dentro lo spettatore dopo la visione, pieni di personaggi ambigui, ricchi di mistero per le psicologie delle protagoniste, così ermetiche, capaci di raccontare la vita vissuta e quella elaborata con il pensiero, quasi con un potere di mentalismo puro.
Due film in grado di raccontare il dolore in maniera cruda ed autentica tanto da travolgere.
Siamo davanti ad una eccellenza che deve trovare il giusto riconoscimento anche da parte del grande pubblico.
