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FALCON LAKE | Crescere è un po’ morire

Regia: Charlotte Le Bon
Anno: 2022
Produzione: Canada, Francia

una recensione a cura di Chiara Lepschy e Giuseppe Minerva

Falcon lake è stato presentato in anteprima alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2022 ed è successivamente passato al Toronto Film Festival e – quindi – al quarantesimo Torino Film Festival.

Il film è l’opera d’esordio di Charlotte Le Bon, liberamente tratta da una graphic novel del fumettista francese Bastien Vivès dal titolo “A Sister”. Racconta l’estate trascorsa nel Québec da Bastien (Joseph Engel), un ragazzo francese di quattordici anni non ancora compiuti che con la famiglia si reca a far visita a degli amici canadesi. Nella baita sul lago meta della vacanza, Bastien e il fratello più piccolo dividono la camera con la figlia della famiglia ospite, la sedicenne Chloé (Sara Montpetit).

Falcon Lake img 1 beppe e chiara

Il film si presenta a tutti gli effetti come un racconto di formazione sia di Bastien – del quale narra lo smarrimento legato al primo amore, l’attrazione sessuale, il desiderio e la paura del cambiamento che si percepiscono con evidenza – sia di Chloé che, pur essendo un po’ più avanti nel processo di crescita e con qualche esperienza alle spalle che si intuisce deludente, esprime le difficoltà incontrate nell’affermare la propria personalità e la paura di rimanere sola e non riuscire a raggiungere non solo l’amore ma – più in generale – l’intesa e la sintonia con le altre persone.

Bastien e Chloé per quanto di caratteri molto diversi fra loro – dolce e timido il primo, sfrontata e poco accondiscendente la seconda – condividono le difficoltà di una fase di passaggio che trascorre tra tentativi di omologazione spesso frustranti e desiderio di originalità personale. Sullo sfondo psicologico e intimo dei due adolescenti, il racconto alterna momenti malinconici, se non proprio tristi, ad altri più spensierati e talvolta comici. Su questo registro si innesta l’altra anima del racconto, che evoca una storia di fantasmi con cui la regista gioca per buona parte del film. E ciò a partire sin dalla prima scena, dove sembra apparire una ragazza annegata ma è solo Chloé che galleggia immobile nel lago, seguita poi da altri scherzi e travestimenti. Dalle inquadrature alla musica, infatti, il genere horror con venature gotiche (si pensi alla ragazza coperta da un lenzuolo bianco alla luce della luna) è spesso richiamato pur senza mai arrivare al dunque, depotenziando – anzi – l’atmosfera creata proprio quando si raggiunge l’apice dell’attesa.

Falcon Lake img 2 beppe e chiara

In questo scenario, è proprio Chloé a raccontare la storia di un ragazzo morto annegato, il cui fantasma lei crede aleggi intorno a quel lago remoto circondato dal bosco. È chiara la doppia funzione della storia raccontata, che a tratti è la classica vicenda spaventosa che i bambini temono di continuare ad ascoltare e allo stesso tempo vogliono seguire fino al termine, costi quel che costi, mentre a tratti è l’evidente metafora delle paure della perdita dell’infanzia. Mentre l’estate trascorre lungo i percorsi interiori dei due giovani, gli adulti giocano un ruolo del tutto marginale ed evanescente, in quanto presi dai soliti discorsi e incapaci di cogliere gli stati d’animo dei loro figli alle prese con il difficile passaggio dell’età.

Un aspetto importante da sottolineare è che la prospettiva del film è espressa sempre dal punto di vista di Bastien e Chloé, con gli adulti descritti per come loro li percepiscono più che per come sono o potrebbero essere. Giunti alla fine della narrazione – quando lo spettatore ha ormai compreso le trappole che il film gli tende ed è pronto a non dare peso alla dimensione “spettrale” della vicenda – qualcosa forse si concretizza realmente, in un finale denso di malinconia che è metafora di una componente di perdita e lutto implicita in ogni fase di passaggio.

Davvero bravi i giovani attori, in particolare Joseph Engel, e buona la regia di Charlotte Le Bon, che ha ben gestito sia i continui passaggi dal tono malinconico ai toni più leggeri, sia il gioco dei differenti generi cinematografici richiamati.

Falcon Lake img 3 beppe e chiara
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