Regia: Ji-ho Yeom
Anno: 2022
Produzione: Corea del Sud
una recensione a cura di Liliana Giustetto
Chan-woo, sognatore fannullone e sempre al verde, cerca da cinque anni di superare l’esame di ammissione alla polizia, fallendo ogni volta. Frustrato dai vicini rumorosi che non lo lasciano concentrarsi per l’ennesimo esame, decide di uscire a bere con un amico. La mattina dopo si sveglia accanto ad un cadavere e a casa dei suoi vicini. Dovrà riuscire ad uscire da quella casa e uscire da quella situazione, usando le sue scarse capacità investigative, prima delle 18.00, tempo limite per la consegna della domanda d’ammissione.
Gradevolissima commedia thriller, riesce a far ridere senza far mancare parecchi salti sulla poltrona. Gli angelici visi di certe ragazze coreane andrebbero indagati molto bene.
Una storia che sarebbe potuta essere ambientata ovunque nel mondo, al giorno d’oggi, ma che i coreani riescono a calibrare molto bene, tenendo la barra dritta sull’obiettivo di creare suspence e ironia, tenendosi lontano da facili allusioni o volgarità.
