John R. Cash, per gli amici Johnny
Oggi è il 26 febbraio 2015. Oggi sarebbe stato l’ottantatreesimo compleanno di John R. Cash, per gli amici Johnny.
Quale ricorrenza migliore per iniziare la nuova rubrica di Babelica “from Folk to Folks”?
Bene, eccomi quindi a consigliarvi – oggi – di ascoltare un po’ di musica del nostro eroe.
La sua discografia è immensa ed è pressoché impossibile selezionare tre titoli imprescindibili, per cui vi segnalerò tre canzoni importantissime a mio (insindacabile e personalissimo) parere:
1. Hey Porter/Cry! Cry! Cry!
Lo so, ho già barato, sono due pezzi, ma sono i primi due pezzi incisi da Johnny nel suo 45 giri di debutto per la Sun Records di Sam Phillips, a Memphis, registrato nel 1954 e pubblicato nel luglio del 1955.
2. Folsom Prison Blues.
Johnny Cash fu il primo ad avere l’idea di portare la propria musica all’interno di un carcere, andando anche contro la propria casa discografica di allora (la Columbia Records) che era contraria. “At Folsom Prison” divenne uno degli album Country/Rock più venduti dei sempre.
3. Hurt.
Probabilmente l’ultimo brano registrato da Johnny prima di morire. Un brano dei Nine Inch Nails ripreso da Cash nelle sue American Recordings (le sessions realizzate in collaborazione con il grande produttore Rick Rubin), interiorizzato e trasformato in una sorta di drammatico e commovente testamento.
Eccovi la playlist di Spotify:
Da qui si parte, le strade da poter percorrere sono infinite, ma il motore è acceso.
a cura di Thomas Guiducci