Shada – Douglas Adams, Garteh Roberts – Mondadori
Da una sceneggiatura di una puntata mai trasmessa scritta udite udite dal leggendario Douglas Adams, Gareth Roberts pubblica la novelization di questa avventura del Quarto Dottore, perduta in qualche cassetto polveroso e miracolosamente ritrovata. Sfido chiunque, anche i non avvezzi alla fantascienza, a non aver mai sentito parlare della Guida Galattica per gli Autostoppisti di Adams. Primo esempio assoluto di fantascienza comica, una miscela di “serio umorismo” very british e una morale di fondo. Ovvero tutto ciò che è anche il Doctor Who, il serial televisivo di fantascienza più longevo della storia del piccolo schermo, per il quale tutti gli scrittori britannici farebbero carte false per scriverne la sceneggiatura di almeno una puntata. Shada ne è un esempio lampante. Un antichissimo Signore del Tempo si è stabilito da millenni sulla Terra in incognito, in esilio volontario da Gallifrey, pianeta natale della sua razza. Ha con sé, però, uno dei potenti artefatti dell’antichità gallyfreiana, il Codice, un libro dai poteri inimmaginabili. Il cattivone Skagra se ne vuole impossessare per conquistare l’Universo e comprendere i segreti di Shada, il pianeta-prigione dei criminali come lui. Spetterà al Dottore nella sua quarta incarnazione (interpretata in tv da Tom Baker) e dai suoi compagni Romana e K-9, cane-robot.
Toccato da un Angelo – Jonathan Morris – Asengard Edizioni
La Asengard, giovane casa editrice dedita al fantasy ma poi acquisita dal colosso Il Mio Castello Group, pubblica in Italia i romanzi del Dottore, vero e proprio universo espanso di quello televisivo. In Toccato da un Angelo è protagonista il paradosso temporale che in questa avventura diventa un mix tra le trame di Ritorno al Futuro e Amore per Sempre (chi se lo ricorda il film con Mel Gibson che viene ibernato?), cioè commovente ma non lacrimevole. Dietro le quinte vi è una delle razze aliene più pericolose della serie: gli Angeli Piangenti, statue di pietra che si nutrono di energia temporale. Se li si guarda rimangono immobili e innocui, seppur inquietanti, mentre quando si distoglie lo sguardo o si battono le palpebre, si muovono velocemente e uccidono. Morris fa viaggiare nel tempo il protagonista a cui è morta la moglie in un incidente stradale, nel 2003. Gli viene soltanto recapitato un biglietto dal passato in cui, insieme ad alcune istruzioni, vi è scritto: “Puoi salvarla”. Mark Whitaker, la vita rovinata dal dolore, non ci pensa due volte e si imbarca nella missione che ridà uno scopo alla sua vita. Non sa quali possano essere le conseguenze del suo gesto e tutti gli eventuali “effetti farfalla” del caso, ovvio. Gli Angeli Piangenti vanno alla ricerca proprio di paradossi temporali per nutrirsi e questo è uno di quei casi, giocando sul sentimento umano più forte e fragile al tempo stesso: l’amore. Sarà il Dottore interpretato da Matt Smith, l’Undicesima incarnazione, a rimettere a posto le cose, sottolineando come sia pericoloso interferire con la storia.
L’Inverno dei Morti – James Goss– Asengard Edizioni
Ancora il Dottore di Matt Smith viaggia nel tempo con i suoi compagni, i coniugi Amy Pond e Rory Williams, e si ritrovano in una strana clinica tra Italia e Francia, alla fine del ‘700. Rimangono prigionieri del proprietario della casa di cura, nel quale anziani e disabili vengono curati da particolari presenze che fuoriescono dal mare. In pieno inverno, gli ospiti della casa vengono fatti sostare svestiti sulla spiaggia, in attesa del loro destino. Il mistero verrà risolto in extremis, quando tutti saranno seriamente in pericolo perché ciò che fuoriesce dalle onde spumeggianti non è ciò che sembra.
a cura di Daniele Cutali, ecco qui il suo blog