associazione di promozione sociale

[LOVERS FILM FESTIVAL 2024] TE ESTOY AMANDO LOCAMENTE | Don’t Leave Me This Way

Titolo internazionale: Love & Revolution

Regia: Alejandro Marín

Anno: 2023

Produzione: Spagna

una recensione a cura di Elena Pacca
Te estoy amando locamente locandina elena

Siviglia, 1977. Francisco Franco, il caudillo, è morto da un paio d’anni, ma nella Spagna post dittatura continua a esistere una legislazione conservatrice e di chiaro stampo fascista. L’omosessualità è un reato, maricón un insulto feroce in grado di gettare nello sconforto e nella vergogna le famiglie di chi è stato appellato così. Un affresco sincero e appassionato di un’epoca in cambiamento, ritrovatasi improvvisamente a fare i conti con la propria arretratezza culturale, ma con un’insopprimibile esigenza di stare al passo coi tempi. Tra opinione pubblica, perbenismo, clericalismo, dicerie del vicinato, trattamenti coercitivi di riabilitazione e cura, guardia civil e polizia che ancora non hanno staccato le icone del potere precedente, il costituirsi di un movimento per i diritti omosessuali, per la libertà sessuale e l’autodeterminazione delle donne, rappresenta l’embrione di una lotta che si ingrandirà andando a toccare, inizialmente loro malgrado, i partiti e le istituzioni. Una nuova solidarietà trae linfa da insospettabili alleanze, nuove solidarietà e un tentativo di uscire dalla clandestinità e apparire per come si è alla luce del sole. Il film ben rappresenta il clima a tratti euforico, a tratti scoraggiato, ma consapevole della lotta che prima o poi, con difficoltà, dolore e patimento avrebbe portato ad una affermazione di libertà. C’è la speranza, il vigore, la sfrontatezza e la voglia di uscire da un sommerso di semiclandestinità cupa e oscura nonostante i lustrini e il trucco esagerato. Quando la madre di Miguel, il giovane protagonista, aspirante cantante e artista a dispetto degli esami per entrare alla facoltà di Legge, prende in qualche modo in mano le redini della situazione – nonostante i precedenti tentennamenti e rifiuti – e fa di tutto per salvare quel figlio diciassettenne accusato e imprigionato secondo la “Ley de Peligrosidad y Rehabilitación Social”, e non solo sottrae il fascicolo del figlio, ma tutto il dossier con gli altri nominativi dei sospetti omosessuali, in sala scatta l’applauso, forte e commosso. La solidarietà è un gesto potente. La lotta non può mai essere azione del singolo ed è dovere di tutta una comunità, non solo di quella queer, non abbassare mai la guardia. Perché le cose stanno cambiando, ma non sono ancora cambiate

BABELICA APS
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