Il #moodbabelico di oggi lo dedichiamo alla nostra personalissima e Babelicissima visione del Messico, Messico di cui ci parlerà Federica Arnoldi questa sera in occasione della presentazione del corso di Letteratura Ispanoamericana e che ci fornisce la scusa di parlarvi di ciò che ci piace!
Iniziamo da Benjamin Alire Saenz, Tutto inizia e finisce al Kentucky Club edito da Sellerio.
Il Kentucky club, bar reale e non solo frutto dell’immaginazione, lo trovi subito dopo aver attraversato la Linea, è il luogo dove convergono tutti i personaggi di questi racconti, il purgatorio di questa frontiera maledetta.
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per proseguire con una serie tv del 2013 “The Bridge” (remake di una serie tv scandinava) ambientata sul confine tra Messico e Stati Uniti d’America, in particolare un cadavere ritrovato su un ponte che collega El Paso (Texas) con la tristemente nota Ciudad Juarez (Messico) darà il via ad una serie di omicidi e escalation di violenza che porterà alla creazione di una task force tra i due paesi coinvolti ed in particolare alla collaborazione tra una problematica detective americana Sonya Cross (Diane Kruger) ed un poliziotto messicano Marco Ruiz (Damian Bichir).
Corruzione, omicidi seriali e giornalisti coraggiosi tingono questa serie dei più foschi colori
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non potevamo non citare Lila Downs di cui vi facciamo ascoltare un brano tratto dall’album La linea, album che tratta di immigrazione, la discriminazione degli indigeni messicani e della strage di Acteal del 1997.
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ed ora vi riportiamo la versione italiana di “Nuestro Mexico Febrero ’23” uno storico corrido villista, qui interpretata dal gruppo folk torinese “I Cantovivo”
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a cura di Tatjana Giorcelli con il provvidenziale e indispensabile aiuto della libreria L’Angolo Manzoni