associazione di promozione sociale

NOIR | Contrasti in B&W

di Ezio Genitoni

I software di fotoritocco più utilizzati e popolari spesso posseggono uno o più filtri “noir”. Si agisce su di essi ed ecco che l’immagine si trasforma in bianco e nero.

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Lo sconosciuto del terzo piano

Ma non impallidisce, guadagna carattere, diviene tagliente ed interrogativa, emana il sapore di un’epoca passata. Nonostante decenni in cui il noir si è fortemente evoluto e trasformato, si sono affinate le tecniche e sono cambiati gli stili in fotografia, l’immaginario collettivo è prevalentemente legato alle atmosfere degli anni Quaranta del secolo scorso.

Luci ed ombre, spesso in forte contrasto, assumono un’importanza cruciale, drammatizzando e sottolineando con forza gli stessi contrasti intimi che animano le personalità di foschi ed inafferrabili personaggi. Non è possibile scindere il noir (nero) da enigmatici chiaroscuri o penetranti controluce. Inquadrature studiate minuziosamente di ambienti chiusi, di metropoli con tratti onirici, di… telefoni che squillano all’infinito, di notte, durante una tempesta.

È opinione comune che lo stile visivo del film noir sia caratteristica fondante. È opinione personale che sia tratto non solo necessario ma spesso sufficiente per riconoscerlo come tale.

Meno popolari di acclamati registi, Gregg Toland (con Orson Welles), John Alton, Nicholas Musuraca e John F. Seitz (con Billy Wilder), sono alcuni dei direttori della fotografia che hanno impresso il loro marchio, e la loro traccia si trova dietro al pulsante “trasforma in stile noir”.

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La polizia bussa alla porta

Le visioni noir di Ezio Genitoni

# La fiamma del peccato (Double Indemnity) – Billy Wilder, 1944
# Vertigine (Laura) – Otto Preminger, 1944
# La morte corre sul fiume (The Night of the Hunter) – Charles Laughton, 1955
# Ascensore per il patibolo (Ascenseur pour l’échafaud) – Louis Malle, 1958
# La donna che visse due volte (Vertigo) – Alfred Hitchcock, 1958
# L’infernale Quinlan (Touch of Evil) – Orson Welles, 1958
# Frank Costello faccia d’angelo (Le Samouraï) – Jean-Pierre Melville, 1967
# Strade Perdute (Lost Highway) – David Lynch, 1997
# Memento – Christopher Nolan, 2000
# L’amore bugiardo (Gone Girl) – David Fincher, 2014

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