ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE

[SPECIALE CANNES 2023] PERFECT DAYS | Poesia e umanesimo di una vita umile

Regia: Wim Wenders
Anno: 2023
Produzione: Giappone, Germania

una recensione a cura di Chiara Lepschy e Giuseppe Minerva
Perfect Days img 1 beppe e chiara

Un film quasi muto incentrato sulla routine quotidiana di un addetto alla pulizia dei bagni di Tokyo, che un Wenders ispiratissimo al pari di KoJi Yakusho – meritatamente premiato a Cannes – rende in un potente e poetico elogio alla capacità di vivere pienamente il qui e ora, all’importanza di compiere con impegno un lavoro apparentemente umile e insignificante e di come ciò dia dignità al singolo e valore alla società. Un film di finzione girato col taglio documentaristico incentrato sull’emergere della persona tipico dei documentari di Wenders. In una teoria di immagini private e scorci urbani, seguiamo Hiroyama accompagnato dalla musica che ascolta in auto con un vecchio mangiacassette, osserviamo con lui le chiome degli alberi mentre cerca di riprodurre il gioco di luci e ombre con una fotocamera analogica e assistiamo a incontri inattesi che fanno intuire di più sul suo passato. Splendido suggello della storia è il finale sulle note di “I’m feeling good” cantata da Nina Simone.

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