Andrea Deidda (Cagliari 1987) è giornalista professionista e film maker. Attualmente lavora nella redazione del quotidiano online SardiniaPost. Nel settore cinematografico ha già firmato la regia dei cortometraggi ‘Bar Seui’ (doc, 2019), ‘Santamaria’ (2021) e ‘Notte di giorno’ (instant doc, 2021). In Sardegna collabora a diversi progetti di documentario in qualità di operatore di ripresa e sceneggiatore.
Il destino, le scelte, la fatalità. Una storia commovente che tiene i tempi di una narrazione sentita, che vuole dare nuovamente luce a un ragazzo tragicamente scomparso più di cinquant’anni fa. Seui, un paese contadino, una famiglia con tanti figli, quelli più piccoli, con maggiore libertà e campo largo, dovere sì, ma anche spazio per i sogni. Gli anni ’60 e la boxe, nobile arte che richiamava molti ragazzi nelle palestre ad allenarsi dopo una giornata di lavoro. Restare o partire, il bivio per molti è quello. Raimondo Gaviano sceglie di partire. Lavora a Cagliari, lavora al bar, coltiva amicizie. Ma non può essere solo quella la vita. La vita è su un ring. Ad assestare colpi, ad addormentarsi sulle radiocronache che narrano le gesta di Benvenuti e Griffith, e cosa costa sognare in grande, le Olimpiadi persino, rimanendo con i piedi per terra, iniziando a combattere proprio in casa, nel paese natio. Un unico match fatale, i sogni che muoiono all’alba di una vita semplice, concreta e repentinamente conclusa. Andrea Deidda colora un ritratto di un’anima che non ha fatto in tempo a essere ricordata ma che non può essere dimenticata.
Elena Pacca
Rapida storia (vera) di un bambino che dalle umili strade di un paesino sardo cresce, si evolve, sogna l’emancipazione nel mondo del pugilato e aspira a una vita che lo incoroni nelle sue aspirazioni. Si avverte la distanza tra i due mondi, quello piccolissimo e contadino, fatto di semplicità e routine, e quello enorme, distante come la Luna. Il ritmo incalzante della crescita, aiutato dalla fotografia spenta e ingiallita, accrescono nello spettatore l’empatia per il giovane Santamaria fino allo spiazzamento finale, uno schiaffo violento che tradisce e amareggia.
C’è stoffa nel cortometraggio di Andrea Deidda, che aveva carburante per poter persino raddoppiare la metratura, giocando ulteriormente sul fronte emotivo.
Alessandro Cellamare
La vita di provincia vista con gli occhi di un ragazzo che lavora di giorno e si allena duramente la sera coltivando il sogno di diventare pugile. Come nella migliore tradizione dei film a tema sportivo, si rappresentano paure, fatica e speranze di un aspirante campione. Ma il destino lo attende al primo incontro sul ring.
Chiara Lepschy e Giuseppe Minerva
