ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE

[TFF39] UNE JEUNE FILLE QUI VA BIEN | Resistere all’inaspettato

Titolo internazionale: A Radiant Girl

Regia: Sandrine Kiberlain

Anno: 2021

Produzione: Francia

Premio TFF39: miglior sceneggiatura

una recensione a cura di Ezio Genitoni

Al TFF 39 l’attrice francese Sandrine Kiberlain si presenta al pubblico per la prima volta come regista. Con un modo di porsi frizzante, racconta del suo film che narra di storia non attraverso gli accadimenti, che solo s’intuiscono, ma indirettamente, tramite le vicende di un altrettanto frizzante protagonista.

Une jeune fille qui va bien img 1 ezio

A Parigi, all’inizio degli anni Quaranta, Irène coltiva il desiderio di diventare attrice di teatro. Ma è ebrea ed in Francia iniziano i rastrellamenti.

L’incipit è consegnato ad alcuni primi piani. Ma è subito chiaro: sono prove teatrali. Si tratta di Irène e di un gruppo di aspiranti attori. L’obiettivo è quello di raccontare, solo attraverso la vita quotidiana e le aspettative della giovane, l’esplodere inaspettato del dramma del razzismo e poi della guerra, in un periodo fosco anche per i francesi stessi. Mai si vedono gli aguzzini, mai prende corpo il “nemico”, ma tutto, intorno a lei e alla famiglia, diventa sempre più soffocante ed umiliante. Ogni cosa si attorciglia inesorabilmente come le sinistre scale a chiocciola che spesso i personaggi percorrono.

Cammina raggiante, Irène, incontro alla vita, in una sequenza cardine in estremo contrasto con i fatti che noi, spettatori, ben conosciamo. Candidamente, o forse consapevolmente, l’eroina non si rassegna mai agli eventi: non sa o non vuole percepirli. Solamente i suoi frequenti svenimenti, teatrali messe in scena o concrete realtà che siano, impauriscono e preannunciano il buio.

“É questa la prima ma anche l’ultima volta che mi presenterò come debuttante” – dice la Kiberlain – “dalla prossima non lo sarò più”. Banale? No, un invito ad attenderla nuovamente. Ma già ora con Une jeune fille qui va bien si è dimostrata assai efficace. Un entusiasta “vive le cinéma” termina la sua video-presentazione.

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