Titolo originale: Metsurin tarina
Regia: Mikko Myllylahti
Anno: 2022
Produzione: Finlandia, Paesi Bassi, Danimarca, Germania
una recensione a cura di Liliana Giustetto
“La speranza è viva”: questo è il messaggio finale di questo film.
Espresso da una carpa che fa capolino da un buco nel ghiaccio.
Questa commedia dark, surreale, con elementi alla Lynch e richiami a Fargo, tra eventi drammatici, grotteschi e soprannaturali, ci illustra la vita in una piccola comunità finlandese.
Seppur intorno a lui accadano eventi drammatici di ogni tipo, che sconvolgono anche la sua esistenza, Pepe, un taglialegna di mezza età, riesce a mantenere una visione ottimistica sulla vita e sulla sua prosecuzione.
Non incolpa nessuno di nulla e ritiene che continui ad esserci sempre qualcosa di meraviglioso nella vita, in questo solitario villaggio dove si è accompagnati per il più del tempo da neve, gelo e buio.
A differenza di chiunque gli stia intorno, compresi i bambini, il suo umore non cambia, non si perde d’animo e non compie azioni estreme.
Numerose le citazioni come: L’altro volto della speranza, In ordine di sparizione, Kitchen Stories.
Con svariate metafore, il regista ci dà forse la ricetta per la vita.
Ovunque nasciamo, qualunque cosa ci succeda, potrà essere sempre la migliore vita possibile.