ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE

[TFF41] ARTURO A LOS 30 | Caro diario…

Regia: Martín Shanly
Anno: 2023
Produzione: Argentina

una recensione a cura di Elena Pacca

Ci sono momenti lungo gli anni di ciascuno in cui la vita gira a vuoto, come una vite spanata che si cerca di stringere, di fissare a qualcosa e, invece, niente.

Le persone attorno si muovono, vanno avanti, addirittura muoiono e invece c’è chi resta lì spettatore inconcludente in attesa di un segno che la corsa riparta anche per lui. Non si sa bene per andare dove ma, comunque, per andare da qualche parte. Arturo si trova a trent’anni, in una specie di limbo in cui le cose scivolano addosso a lui come su pietra inerte. Gli altri paiono non accorgersi veramente di come stia, di cosa stia provando anche per via della sua disarmante laconicità. 

“Per dare una struttura alla mia vita”, come dice egli stesso, il film è sviluppato come un diario o meglio un carnet de voyage – di tanto in tanto compaiono delle pagine scritte a mano e delle illustrazioni ad acquarello – e si srotola lungo un arco temporale di cinque anni chiudendosi con l’avvento della pandemia dove a una chiusura collettiva corrisponderà un’apertura personale.

Erede, pur senza la british verve di alcune atmosfere alla Quattro matrimoni e un funerale, Shanly confeziona e interpreta un film delicato, minimale che svolge bene il suo compito senza strafare. Con sincerità costruisce dialoghi plausibili e situazioni ordinarie nel microcosmo di ciascuno per cui un fidanzato che ci lascia, una sorellina che ci odia, un’amica che si sposa, un’amicizia che si chiude sono eventi che dettano il ritmo di un vissuto reale, comune, ma non per questo meno importante.

Perché alla fine siamo tutti come degli origami, figurine di animali accartocciati male o, per qualche miracolo, dopo tanti tentativi, perfettamente ritagliate per fare la nostra parte nel mondo.

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