ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE

[TFF41] L’ÎLE | Tous les garçons et les filles…

Regia: Damien Manivel

Anno: 2023

Produzione: Francia

una recensione a cura di Elena Pacca

Un esperimento, un modo diverso di fare cinema che si autoreplica nel montaggio parallelo fra making of in studio di prova e realizzazione vera e propria sul set. Manivel coglie come un prolungato fermo immagine in movimento, quel momento particolare nella vita di ciascuno di noi che è l’adolescenza. Fissa con estrema bravura e intimità di sguardo sette fra ragazzi e ragazzi durante quella che è non solo la festa di fine estate in un luogo caro a tutti, ma che è festa di fine qualcosa anche se non si sa bene cosa, che è anche festa di commiato per l’amica che affronterà il prosieguo degli studi altrove, a Montreal. Assistiamo lungo tutto il film alla duplicazione di alcune scene – dalle prove in un capannone alla messa in scena su questa spiaggia in cui un punto roccioso viene chiamato l’isola. Paradossalmente la  reiterazione sancisce, con la forza di uno struggente manifesto generazionale, l’irripetibilità e l’unicità di quegli anni, i primi vissuti in libertà e autonomia, inconsapevoli di ciò che non tornerà, ma con un rumore di fondo che farà sì che l’intensità di quegli attimi sia sovrapotenziata. Sentimenti, lacrime, risate, silenzi, frasi, gesti, sguardi, corpi in movimento che si contorcono, si muovono o semplicemente giacciono. Un affresco minimale che trova la sua potenza nell’essere aderente al suo intento: fermare l’attimo fuggente più che mai, protraendolo fino allo spasimo, percependo, nello stesso momento in cui lo si sta vivendo, che è già finito. Straordinari gli attori: la camera addosso non la subiscono ma si fanno accarezzare o si scontrano. Recitano/vivono un’esperienza/sequenza in grado di cogliere davvero l’essenza di anni in cui tutto sembra possibile, realizzabile e a portata di mano, cogliendo altresì, il leggero affanno, la sottile malinconia tra speranza, paura e desiderio, fra chi rimane, chi decide di restare e chi ha scelto di andarsene.

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