Regia: Chiara Malta, Sébastien Laudenbach
Anno: 2023
Produzione: Francia, Italia
una recensione a cura di Donatella Ramondetti
Nell’originale film di animazione di Chiara Malta e Sebastien Laudenbach, tutto sembra essere visto attraverso gli occhi dei bambini, attraverso la lente della loro connaturata anarchia, dove tutto diventa possibile, pur nella lotta quotidiana con una realtà problematica.
Temi spinosi quali la difficoltà dei rapporti familiari, la vita nelle periferie, i meccanismi della memoria e di elaborazione del lutto, sono resi nel film con disegni che privilegiano (come ci dice la regista stessa al termine della proiezione in sala) il movimento al posto della forma, il colore al posto dei dettagli delle figure, i quali sono riservati soltanto ai primissimi piani.
Le linee non chiudono, ma aprono al cambiamento, alla fluidità delle forme; i personaggi sono delle macchie cromatiche e i loro ricordi ed emozioni sono delle bolle di colore; i bambini nello spazio aperto del cortile circondato da case diventano un muoversi libero di coriandoli.
Un film che affronta tematiche profonde, leggero e divertente allo stesso tempo. Da vedere.
