Regia: Manfredi Lucibello
Anno: 2023
Produzione: Italia
una recensione a cura di Donatella Ramondetti
Roma 28 marzo 2020. Lockdown.
La città di notte, deserta, più deserta del normale.
Il film ci riporta immediatamente e senza troppo sforzo in quello che, per tutti, è stato il tempo dell’angoscia. A partire da questa sensazione che riaffiora, lo spettatore è invitato a condividere l’affannosa corsa della protagonista che, ricevuta una telefonata nel cuore della notte, salta in macchina per raggiungere il suo ex compagno in fase depressiva, prima che sia troppo tardi. Ogni tipo di ostacolo si pone fra lei e il suo obiettivo: macchina in riserva, portafoglio dimenticato, cellulare scarico, assenza di autocertificazione, polizia, coprifuoco. Tutto, o quasi, si mette di traverso, mentre i dialoghi rivelano un rapporto di coppia malato e manipolatorio. Il film riesce nell’intento di trasmettere angoscia, ma alla fine anche fastidio. Voluto? Non saprei, ma l’applauso a fine proiezione non scatta.
