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THE DEAD DON’T DIE | non sound per un non luogo

una recensione a cura di Ezio Genitoni

L’ambientalismo, che apparentemente è uno degli assi portanti della comedy surreale “I morti non muoiono”, è un tema che l’indipendente regista americano Jim Jarmusch, seppur dall’indole analogica, non è avvezzo a trattare.
Un grave effetto collaterale delle sconsiderate attività umane crea improvvisamente un sconvolgimento nel ritmo circadiano della terra, con tutto lo scompiglio prevedibile e non, compreso… l’arrivo degli zombie.

I fatti si svolgono nella piccola e provinciale cittadina di Centerville, che sembra essere il centro di tutto ciò che accade. Da un lato, nonostante la sua inconfondibile connotazione americana, appare diventare, grazie all’ampio respiro delle circostanze, non solo centro dell’america, ma centro del mondo intero. D’altro canto, descritta immobile ed anonima con inquadrature che insistono e ritornano sugli stessi edifici e sugli stessi particolari, Centerville non è un luogo preciso e georeferenziato come già i luoghi di Taxisti di notte, né come la Memphis di Mystery Train.

Teatro di situazioni buffe, improbabili e reiterate che suggeriscono un vuoto di fondo potrebbe essere un luogo qualsiasi, allo stesso tempo interessante e ordinario: tutti i luoghi sono Centerville.

Centro/non-centro quindi è la classificazione del luogo dal nome di certo non accidentale (ottima dimora per i morti/non-morti).

Alone car 1

Alone car 2

Non è un caso, a conferma, che in “Solo gli amanti sopravvivono” (primo “horror” del regista dell’Ohio rilasciato nel 2013) il vampiri “vivano” (a lungo) di cultura e musica, mentre a Centerville personaggi e zombie sembrano “morire” (o non-morire) di disinteresse, accompagnati da un solo brano, l’unico nella colonna musicale dell’intero film.

Una sola canzone per un solo modo di vivere e per un solo tipo di destino nel centro/non-centro.

(Only Lovers Left Alive) – Adam and Eve music (& mani)

(The Dead Don’t Die) – Boys radio (& mani)

Tutto il paesaggio di Centerville (e del mondo) popolata da uomini distratti, imprudenti e stolti sembra destinato ad essere, per loro colpa, definitivamente cancellato per far posto ad altro. Si tratta di espiazione prima della rinascita di un nuovo mondo oppure di condanna a restare nella stessa situazione ripetendo gli stessi gesti in vita come anche in non-morte?

Samurai

Qualcosa di più ne sa sicuramente Zelda Winston, personaggio di tarantiniana memoria. Purtroppo, però, rivelatasi inaspettatamente essere una extraterrestre e trasformando per un attimo tutto il panorama in quello di un film ancora diverso, porta con sé nello spazio ogni possibile risposta.

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