Il Fantasma di Piazza Statuto – Massimo Tallone – Edizioni e/o
L’autore, fossanese di nascita ma torinese d’adozione, è il padre di un particolare genere di giallo: il thriller-comico. Ha partorito il ciclo incentrato sul personaggio del Cardo, clochard ubriacone, irriverente, senza morale e ignorante come un pesce rosso, ma buono come il pane. Sono sette romanzi editi da Fratelli Frilli Editore di Genova, consigliatissimo il primo Piombo a Stupinigi, che inaugura il filone del mistero fitto e degli omicidi con il sorriso sulle labbra a causa delle situazioni a volte surreali in cui si viene a trovare il protagonista. Ambientato nella piazza che ha visto la nascita del primo Parlamento del Regno d’Italia, pare che il pittore Ettore Doro, morto da tempo, sia tornato come fantasma e si faccia vivo con sinistri rumori nel suo studio. Al di là del muro, però, c’è la camera da letto della governante della famiglia Doro, la signora Annetta. Tra cliché e modi di fare tipici dei torinesi, tra mostre d’arte allestite con i quadri del defunto e merende sinoire, verrà fatta luce sul mistero da un investigatore privato molto particolare. Con l’egida della signora Annetta, personaggio un po’ trafelato che “buca” le pagine.
Il Diavolo ai Giardini Cavour – Massimo Tallone –Edizioni e/o
Tallone fa il bis con un altro romanzo che s’insinua tra le vie della Torino magica, misteriosa ed esoterica, soltanto che lo fa con il marchio di fabbrica dell’autore: l’ironia e il non prendersi mai sul serio. Un personaggio stranissimo in cerca di case dove sono stati commessi efferati delitti, un’agenzia immobiliare in Piazza Cavour che deve soddisfare le esigenze di questo cliente ma che si ritrova coinvolta in fatti molto pericolosi. Due agenti dell’agenzia, uno affetto da una malattia rarissima per la quale le sue ossa sono fragili come il vetro, devono investigare sul mistero per scagionare il titolare e si ritrovano in mezzo al giro delle sette sataniche e di leggende metropolitane radicate nel tessuto del capoluogo sabaudo, tra scene comiche e pericoli meno divertenti. Rimane il dubbio se il Diavolo a Torino ci sia davvero passato.
Trappola a Porta Nuova – Rocco Ballacchino – Fratelli Frilli Editori
Amore platonico, pericolo e omicidio ai tempi dei Social Network. La ligure Fratelli Frilli, dopo Massimo Tallone, pare abbia in simpatia i vicini di casa piemontesi, infatti ha in catalogo tutta una serie di gialli ambientati nella nostra misteriosa città. Pubblica questo bel romanzo di Rocco Ballacchino, torinese doc. Un impiegato dalla vita monotona freme per conoscere una ragazza contattata su Facebook e l’appuntamento è alla stazione di Porta Nuova, dove dovrebbe arrivare in treno ma dal quale non scenderà mai e verrà trovata cadavere. Inizia una caccia all’uomo in cui la preda è proprio l’impiegato ignaro della possibile trappola in cui è caduto, accusato dell’omicidio della ragazza che avrebbe dovuto incontrare. Al di là della trama gialla in sé per sé, Ballacchino descrive un profondo excursus sui pericoli delle nuove tecnologie e del “vivere” sui social network senza un forte discernimento. Tema quanto mai scottante e attuale a causa delle recenti lectio magistralis di Umberto Eco.
a cura di Daniele Cutali, ecco qui il suo blog