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Tre titoli per riflettere, il genocidio degli armeni

E’ importante dare alle cose il loro nome: una popolazione di oltre un milione di persone è semplicemente scomparsa.

Non c’è dubbio che si tratti di uno sterminio.E’ importante sapere

 

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La masseria delle allodole – Antonia Arslan – Rizzoli

E’ un libro duro, difficile da dimenticare. L’orrore che irrompe nella vita di una famiglia e di un’intera comunità. I rastrellamenti, il massacro degli uomini, la deportazione delle donne edei bambini.

“Lo sterminio armeno ha avuto la definizione di genocidio non a caso: non si è trattato di “sempliciemassacri, deportazioni o uccisioni, ma di uno sterminio sistematico attuato dal governo turco contro un’intera minoranza per motivi religiosi, etnici e politici. L’obiettivo finale, raggiunto dal governo dei Giovani Turchi nel 1915 e negli anni seguenti, è stato totalmente realizzato.”   -Antonia Arslan-

 

LA bastarda di Istanbul – Elif Shafak – Rizzoli

Dietro la storia di amicizia fra due ragazze, una turca ed una armena, il destino di due famiglie e di due popoli. Una sorta di saga familiare popolata di personaggi femminili affascinanti e bizzarri anche.

Un libro piacevole e godibile (con un finale imprevedibile) senza dubbio, non certamente un romanzo particolarmente coraggioso che sfiora lievemente la questione armena, nonostante ciò l’autrice nel 2006 ha subito un processo per vilipendio dell’identità nazionale turca conclusosi con l’assoluzione ma che avrebbe potuto costarle tre anni di carcere

 

La memoria del vento – Mark Mustian – Piemme

Il novantaduenne protagonista del romanzo, turco naturalizzato americano, colpito da una grave malattia deve fare i conti con incubi tremendi che rievocano immagini e avvenimenti risalenti a settant’anni prima. Ma le immagini di quel giovane soldato dell’impero ottomano, della bellissima ragazza dallo sguardo inconfondibile confusa nella mischia dei deportati pian piano si rivelano per quello che sono: non sogni bensì ricordi di un passato che nasconde una colpa da espiare.

 “Negare che un genocidio sia avvenuto è la formula per garantire il suo riverificarsi”

Ricordare significa vivere. Dimenticare ha il suo prezzo.

Vogliamo sapere. Talvolta il processo della conoscenza è doloroso, inopportuno, o persino schiacciante. Ma è essenziale. Ci mostra per ciò che siamo stati, e per ciò che possiamo diventare.”   -Mark Mustian

 

a cura di Simona

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