ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE

Tutti Frutti Dicembre 2021 | Fuori Onda

un rapido sguardo alle visioni di dicembre 2021 tra recuperi tardivi e vecchi titoli

Detachment - Tony Kaye, 2011

Detachment è un noir dell’esistenza. Film con la scuola ma non sulla scuola, è un panorama desolante, fatto di uomini travolti da una vita impossibile da controllare. Adrien Brody in un personaggio folgorante, un reduce “interiore” nei modi di Taxi Driver. Regia in stile Dogma.

Alessandro Cellamare

Cropsey - Joshua Zeman & Barbara Brancaccio, 2009

Cropsey è il film-doc su un boogeyman che si rivela di carne e ossa. I background all’istituto per bambini ritardati, il volto di Andre Rand e la sua vita nascosta hanno l’incredibile della fiction. Materiale a parte, pare cinema non memorabile nella categoria doc ma funzionale.

Alessandro Cellamare

Exodus - O. Preminger, 1960

Nulla da dire su confezione, fotografia, grandi interpretazioni, regia delle sequenze, ma manca qualcosa nel racconto che lo renda epico. Exodus appare come un collage di avvenimenti che sia singolarmente che insieme non costruiscono il ritmo dell’avventura. Buono.

Alessandro Cellamare

The Endless - Justin Benson & Aaron Moorhead, 2017

Cinema del mistero dalla sottile inquietudine di stampo malefico/demoniaco che ricorda la scrittura di Kill List, The Endless ha trovate angoscianti e funzionali, con una deviazione finale verso la sci-fi magica che forse è un pizzico troppo ma spiazza bene. Da recuperare.

Alessandro Cellamare

Cold Skin - Xavier Gens, 2017

Cold Skin è un prodotto medio ma non spregevole. Ha dalla sua atmosfere gotiche alla The Lighthouse (un faro, due uomini, creature lovecraftiane) e un raccontare elementare ma diretto. Insomma, è un film onesto, ma in franchezza che ce ne facciamo solo dell’onestà?

Alessandro Cellamare

Tokyo Godfathers - Satoshi Kon, 2003

Si comprende che Tokyo Godfathers funziona quando si arriva in coda e si sente la caratterizzazione, il senso di famiglia, l’amore e il calore della neve. E’ merito di una storia variegata e di un’avventura sotto il segno della casualità, ma c’è anche tanta banalità qui e là.

Alessandro Cellamare

Oats Studios [s01] - Neill Blomkamp, 2017

Oats Studios è un gruppo di corti scifi-horror-weird sperimentali a firma Neill Blomkamp, pilot potenziali per altre mini-serie-tv, che spiazzano per l’alternanza tra mostruoso e buffo, e per temi. Serie Netflix che stimola l’appetito, ma lascia solo con un cookie in bocca.

Alessandro Cellamare

Ratched [s01] - Evan Romansky, 2020

Ratched è forse il prodotto più omaggiante Hitchcock che si sia mai visto. Regia fotografica e musicale molto curata – raccoglie persino brani di Herrmann -, anche se il plot non è di pari raffinatezza, calcato sul weird. Resta una serie che masturba almeno lo sguardo.

Alessandro Cellamare

Creep 2 - Patrick Brice, 2017

Creep 2 si rinnova e gioca sulla rivelazione, l’altro sesso e qualche tocco romantico nero, conservando la tecnica del found footage. Meno efficace del primo, ma i continui spiazzamenti riescono a confondere e destabilizzare lo spettatore. La visione continua a meritarla.

Alessandro Cellamare

Creep - Patrick Brice, 2014

Realizzato in stile found footage per amplificarne il realismo, Creep (2014) fa il suo mestiere e semina inquietudini ed esche nei punti giusti puntando su due soli attori in parte. Poche debolezze e ottima tensione con buone soluzioni narrative. Inaspettatamente valido.

Alessandro Cellamare

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