un rapido sguardo alle visioni di febbraio 2022 tra recuperi tardivi e vecchi titoli
Eva - Kike Maíllo, 2011
Eva (2011) segna il confine tra il cinema ben costruito e il cinema ben costruito che ha qualcosa da dire al cuore. E’ un compitino pulito che può soddisfare chi ha cominciato a guardare sci-fi esistenziale ieri. Gli altri restano tutto il tempo in attesa di emozioni e novità.
Il potere del cane - Jane Campion, 2021
Il potere del cane non è un western, di cui conserva solo l’epoca, ma un dramma psicologico teatrale che fa dell’ambiguità (non solo sessuale) un filo esile su cui lo spettatore si muove precario, minacciato. La soundtrack astratta/ossessiva è la vera lingua di un film perturbante.
Annette - Leos Carax, 2021
Annette non è solo un musical, ma una sequenza di spiazzamenti emotivi che travolge e coinvolge a patto di lasciarsi andare. Visionario come i migliori film di Leos Carax, va oltre l’autocompiacimento, ma c’è anche questo. Tutto perdonato, con applauso finale. Grandi musiche.
Marilyn ha gli occhi neri - Simone Godano, 2021
Una leggerezza costruita con garbo, naturalezza e bravura per realizzare un film di coralità disfunzionale data dai protagonisti del centro riabilitativo diurno. Un elogio alla diversità, una sfida a tutti gli altri, tra menzogne compulsive, vite inventate, disagio emotivo, mutismo, irascibilità, martellante balbuzie, l’altrove lontano in cui sono prigionieri i nostri veri io, manie da agente segreto in servizio permanente effettivo e Sindrome di Tourette. La mano felice di Simone Godano si avvale dell’altrettanto felice connubio Stefano Accorsi/Miriam Leone in grado di restituire alla commedia le tracce dei nobili natali di “italiana” memoria.
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– Sai come è stata la tua adolescenza?
– Il Vietnam!
(Marco Messeri/il padre a Stefano Accorsi/il figlio)
Elena Pacca