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Sulla falsa riga di #playedby vi presentiamo il più oscuro, il più malato, il più dannatamente ipnotico e terrorizzante dei percorsi dedicati ai grandi musicisti e musiciste della storia! Quale nesso troveremo tra zombie e musica? Un percorso esperienziale tutto da scoprire, e chi già conosce Umberto Poli sa di cosa stiamo parlando… per tutti gli altri e le altre? Lasciatevi trasportare, rischiate tutto e mettetevi in gioco con il corso di musica che mai vi sareste aspettati.

TUTTO QUELLO CHE AVRESTI VOLUTO SAPERE SUGLI ZOMBIE

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Perché un corso dedicato agli zombie nel gennaio 2023? 

Fiutano il sangue e non danno tregua.
Lenti ma determinati girano senza sosta con un l’unico obiettivo di placare la propria insaziabile voracità.
Sono vivi solo per una piccola parte del loro corpo marcescente.
Sorretti solo dal loro istinto più primordiale, la fame, dispensano morte e distruzione.
Possono trasformarti in uno di loro, facendo di te un’arma inconscia rivolta verso chi ami.
Se non ne resti mangiato, quindi, puoi essere condannato a mangiare l’altro ad ogni costo.

Alla fine sono solo noi stessi in una veste mostruosa animata dal nostro peggior istinto, mangiare l’altro.

Potrebbero essere liberisti, speculatori, colletti bianchi, generali, faccendieri, mafiosi, mercanti d’uomini e di armi, sfruttatori di minori e donne, banalmente malvagi… ma il cinema semplifica e prova a “divertire” quindi chiamiamoli ZOMBIE.

Guardando il mondo in cui viviamo c’è un vecchio adagio che rivive oggi sempre più attuale e drammatico: “Quando non ci sarà più posto all’inferno, i morti cammineranno sulla terra”
Forse Romero aveva ragione?

 

Max Borella per Babelica

CINEMA E TV

A CURA DI UMBERTO MOSCA E ALESSANDRO CELLAMARE

21 gennaio 2023

Zombie: 60 Years on Screen

Dall’Isola degli Zombie di Victor Halperin al Dellamorte Dellamore di Michele Soavi, un viaggio lungo oltre sessant’anni attorno a una delle creature più iconiche del cinema horror. Se ne ripercorreranno storia ed evoluzione, dagli zombie haitiani a quelli di Romero, passando per gli italiani degli anni 70 e 80, i demoniaci di Lamberto Bava e i più improbabili di Paul Maslansky.
Durante la Masterclass verranno proposti approfondimenti tematici e visioni per la settimana, da sviluppare in analisi critiche che saranno discusse nella seconda Masterclass.

28 gennaio 2023

Zombie: Runner, Contaminazioni, Risvolti esistenziali

La seconda Masterclass comincerà come un vero e proprio laboratorio zombesco in cui saranno affrontate criticamente le eventuali analisi dei partecipanti sulle visioni proposte nel precedente incontro. Seguiranno nuove incursioni nella terra dei morti viventi: recuperando la lezione romeriana, si affronteranno gli ulteriori sviluppi della figura zombie in epoca moderna, dalla fine del secolo scorso a oggi. Dalle origini dello zombie senziente alla nascita di quello veloce, passando per le più bizzarre contestualizzazioni, dalla commedia al trash, fino ai risvolti autoriali di Tim Burton e Jim Jarmusch, finendo con il cinema sociologico e di riflessione.
Non mancheranno spunti dalle serie TV e persino dai videogame.

Umberto Mosca è un Critico Cinematografico iscritto al SNCCI (Gruppo Piemonte Valle D’Aosta) e all’Ordine dei Giornalisti.
È selezionatore nella sezione Videosaggi del Premio di Critica Cinematografica Adelio Ferrero.
È autore di volumi monografici su Sam Peckinpah, Jim Jarmusch, Francois Truffaut e Mohsen Makhmalbaf (con Alberto Barbera), Paolo Gobetti, Cinema e Rock, e molti altri.
Collaboratore delle riviste Cineforum, Duel/Duellanti, Panoramiche/Panoramiques, Rockerilla, L’Indice dei Libri del Mese.
È direttore del web magazine di critica cinematografica “CineCritici”.
Da trent’anni è docente di Critica e Analisi del Film e coordinatore del Master in Management della Produzione Cinematografica e Audiovisiva.

Nasce a Foggia nello stesso anno del Non aprite quella porta di Tobe Hopper, anche se questo non è il suo horror preferito. Lui, invece, la porta al cinema l’aprirà, e in tenerissima età, grazie al fantastico americano e britannico delle origini fino agli anni 60 ma soprattutto ad Alfred Hitchcock, che lo segnerà per sempre e su ogni fronte. Da allora è un onnivoro del cinema, spaziando su tutti i generi ed epoche, anche se il suo cuore batte per il thriller, l’horror e gli incubi alla Twilight Zone. Guidato dalle mini recensioni di Morando Morandini sul settimanale Telesette – che la madre acquista ancor oggi – si interessa sin da ragazzo di critica cinematografica e approda sulla testata giornalistica Stato Quotidiano, dove collabora per sei anni nella sezione Spettacoli, redigendo schede cinematografiche e iscrivendosi all’Albo dei Giornalisti Pubblicisti del Piemonte.
Da qualche anno collabora con Babelica nel gruppo Cinecritici, guidato da Umberto Mosca, sia in veste di recensore che di direttore editoriale.
Appassionato di scrittura di genere fantastico, è stato finalista ad alcuni concorsi online e vincitore del Neropremio 63 col racconto Fame. La rivista torinese Carie Letterarie lo ha pubblicato con i racconti Spezie e Pizze fritte.

Blog: https://pangolino.wordpress.com/
Twitter: @il_pangolino

LETTERATURA E FILOSOFIA

L’INSPIEGABILE FASCINO DEI NON MORTI

A CURA DI VALENTINA SANTINI

La domanda di base è questa: perché ci interessano così tanto gli zombi?
I non-morti sono stati raccontati al cinema, nei fumetti, in letteratura; perfino il Pentagono (sì, quello vero) ha pensato di dedicare un’esercitazione a un’ipotetica invasione zombi; mentre un gruppo di matematici canadesi ha creato un modello per esplorare gli effetti di un’epidemia zombi (spoiler: secondo loro non vi sarebbe difesa possibile).
Allora, di nuovo: perché ci interessano così tanto gli zombi?

Per cercare di trovare una risposta sensata a questa domanda è indispensabile tracciare un percorso storico che riguarda la figura dello zombi passando in rassegna le sue caratteristiche e le sue evoluzioni nel corso del tempo. 

Cercheremo di individuare tutti quegli aspetti che lo hanno reso uno dei protagonisti assoluti del nostro immaginario collettivo. Per farlo proveremo a staccarci dallo zombi inteso come soggetto pulp, e cercheremo di guardarlo come soggetto filosofico a tutti gli effetti (ci verranno in soccorso Heidegger, Platone, Marx e Freud).
Partendo dalle caratteristiche peculiari che rendono gli zombi riconoscibili e diversi da tutte le altre figure mostruose, analizzeremo da vicino le tipologie di zombi presenti in letteratura provando a individuare la funzione simbolica, antropologica e psicologica che queste assolvono. Affronteremo un genere specifico: il perturbante, e cercheremo di capire come i non-morti si inseriscano a pieno titolo in questo filone.
Insomma: se gli zombi ci interessano tanto, c’è una ragione che è tutt’altro che banale.
Per concludere ci soffermeremo sulle declinazioni contemporanee della figura dei non-morti in letteratura e proveremo a tracciare un’ipotesi sulla direzione che queste creature rivoltanti potrebbero prendere nei prossimi anni.

Valentina Santini nasce nel 1983 nella Maremma grossetana. È laureata in Psicologia. Collabora come editor e copywriter con alcune realtà editoriali. È cosceneggiatrice della serie tv interattiva Il confine di Moebius. Scrive per il cinema. Nel 2022 ha pubblicato L’osso del cuore per Edizioni e/o.

SCRITTURA CREATIVA

DAGLI ZOMBIE NELLA NARRATIVA CONTEMPORANEA AL NOSTRO RACCONTO ORIGINALE

A CURA DI LAURA SCARAMOZZINO

Scriveremo un racconto a partire dal concetto di zombificazione nella narrativa contemporanea. Da fenomeno che genera terrore, lo zombie si trasformerà in oggetto di desiderio e controllo.
Attraverso l’analisi, e la decostruzione di testi scelti dalla docente, affineremo gli strumenti necessari per elaborare un racconto originale sull’argomento.
Per la parte teorica, e tecnica, faremo riferimento a testi che affrontano la struttura e la stesura di un racconto applicate al contesto specifico del corso.
Parleremo dell’idea iniziale, di soggetto e pitch e dell’elaborazione di una sinossi. Affronteremo l’arco di evoluzione dei personaggi, i dialoghi e lo stile, sempre tenendo conto degli esempi proposti.
Il corso avrà durata complessiva di dieci ore. Ogni incontro sarà di due ore circa e sarà aperto a tutti coloro che abbiano compiuto i sedici anni di età. Per i minorenni, tuttavia, servirà l’autorizzazione dei genitori a causa dei contenuti espliciti di alcuni testi scelti.

Bibliografia parziale:

Zombie di Joyce Carol Oates

La bambola gonfiabile di Joe R. Lansdale

Cimitero vivente di Stephen King

Una vera bambola di A. M. Homes

Story di Robert McKee

Il viaggio dell’eroe di Christopher Vogler

Laura Scaramozzino (Torino, 1976) ha partecipato alla raccolta di fantascienza al femminile: Materia oscura, Delosdigital Edizioni e all’antologia fantastica: Strane creature, Watson Edizioni. Nel 2019 e nel 2020, per Watson Edizioni, sono usciti Screaming Dora e il romanzo fantanoir: Louise Brooks. Due vite parallele. Lo scorso anno è uscito il romanzo distopico per ragazzi: Dastan verso il mare, Edizioni Piuma, selezionato al Premio Internazionale di Como. Ha partecipato a varie antologie per Delos, Bertoni, Edizioni della Sera, NeroPress, Prospero, ecc. Suoi racconti appaiono sulle riviste letterarie e sui blog: Inkroci, Writer Magazine Italia, Quaerere, Sulla Quarta Corda, Clean Rivista, In fuga dalla bocciofila, Suite Italiana, Tremilabattute, Malgrado le mosche, Super Tramps Club, Grande Kalma, Enne2, Narrandom, Spore Rivista e prossimamente sulla rivista Alkalina.
Collabora, come autrice di testi, alla piattaforma di storytelling Podcastory. Ha lavorato con comuni e associazioni, tenendo corsi di scrittura creativa nelle biblioteche e nelle scuole medie inferiori e superiori.

PLAYED BY - Z EDITION

A CURA DI UMBERTO POLI

Sulla falsa riga di #playedby vi presentiamo il più oscuro, il più malato, il più dannatamente ipnotico e terrorizzante dei percorsi dedicati ai grandi musicisti e musiciste della storia! Quale nesso troveremo tra zombie e musica? Un percorso esperienziale tutto da scoprire, e chi già conosce Umberto Poli sa di cosa stiamo parlando… per tutti gli altri e le altre? Lasciatevi trasportare, rischiate tutto e mettetevi in gioco con il corso di musica che mai vi sareste aspettati.

 

«…a volte abbiamo l’assoluta certezza che ci sia qualcosa di così orrendo e mostruoso dentro di noi che se mai lo scoprissimo non saremmo in grado di stare a guardarlo. Ma è quando siamo disposti a metterci faccia a faccia con quel demone, che abbiamo di fronte l’angelo».
Hubert Selby Jr.

 

Derivante dalla voce creola delle Antille, il termine zombi significa «fantasma; morto richiamato in vita». Letteratura e cinema, negli anni, hanno contribuito così ampiamente a tratteggiare tale figura da rendere assai ricche, sfaccettate e composite le nostre conoscenze sul tema. Gli zombi fanno però la loro comparsa anche in ambito musicale, si pensi ad esempio a Thriller di Michael Jackson (ancor oggi l’album più venduto di tutti i tempi) e all’omonimo, celeberrimo videoclip girato da John Landis. Siamo nel 1983 e il regista americano – che in tutta la sua carriera viaggerà sempre in bilico tra la commedia e il genere horror – ha da poco portato sul grande schermo Un lupo mannaro americano a Londra. Zombi, dunque, ma non solo: anche licantropi e – restando in ambito discografico – vampiri, diavoli, alieni, uomini invisibili, mostri spaventosi, assassini spietati e reietti della società del tutto simili, in molti casi, ad autentici cadaveri ambulanti. Il nostro viaggio parte e si sviluppa da qui: incrociando la leggenda di Robert Johnson con i racconti in musica di Bruce Springsteen, le ballate metropolitane di Lou Reed con la rabbia di Dolores O’Riordan, senza dimenticare Screamin’ Jay Hawkins, Alice Cooper, David Bowie e poi ancora Sufjan Stevens, la PFM, i Creedence Clearwater Revival, Warren Zevon, tra i tanti.

Lasciate ogni speranza voi che… ascoltate.

Membro del collettivo lastanzadigreta (Premio Tenco 2017 come opera prima con l’album Creature selvagge), leader della JamBluesBand torinese Gospel Book Revisited, fondatore dell’associazione culturale altreArti e ideatore del progetto didattico JAM Sound School, si occupa da sempre di musica e insegnamento, collaborando inoltre con la prestigiosa rivista Guitar Club nei panni di giornalista e redattore. Laureato in lingua e letteratura angloamericana, suona e ama trasformare in blues tutto ciò che abbia le corde: dalle chitarre acustiche ed elettriche a dobro, weissenborn, mandolino, ukulele, bouzouki, cigar box fino al più rudimentale coffee can.

NOTE VAGANTI UNA LEZIONE-CONCERTO

A CURA DI MAURIZIO BLATTO

In progettazione! Presto vi comunicheremo data, luogo e dettagli!

È nato a Torino nel 1966 ed è cresciuto all’interno della sua collezione di dischi. Firma storica della rivista musicale «Rumore», è rintracciabile ovunque si discuta di pop indipendente inglese. Per Castelvecchi ha pubblicato L’ultimo disco dei Mohicani. È stato definito il «crooner del giornalismo musicale».

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